Perché mai aprire un sito?

Qualche chiacchiera e qualche idea.

Già, perché mai aprire un sito? E soprattutto perché proprio oggi, in un periodo storico in cui i social hanno dato ormai voce a tutti, e, anzi, sono arrivati al punto di diventare il principale concorrente dei broadcaster e delle piattaforme di streaming?

Sarò breve, perché ho altro da scrivere, e perché non ho intenzione di realizzare un articolo filosofico sul perché nel 2023 valga ancora la pena di aprire un sito.

Potrei addurre varie ragioni, e cercare di trovare delle spiegazioni più o meno razionali, ma sarebbe inutile. Comunque, uno dei motivi della mia scelta è il carattere e la personalità che un sito può avere e trasmettere, anche grazie a un livello di flessibilità che nessuna piattaforma social è in grado di offrire. Con questo non voglio dire che la scelta di affidarsi ai social sia sbagliata, anzi, visto che questi permettono di avere una presenza online molto più costante e di avere un’interazione non del tutto unidirezionale, ma che quanto meno sia preferibile non affidarsi solo ed esclusivamente a delle piattaforme fatte da altri, piattaforme che per loro natura ingabbiano i contenuti in una struttura predefinita.

E poi, un sito mi permette di avere un controllo sui contenuti e sull’esperienza di chi visita la pagina che altrimenti non potrei ottenere, anche se questo significa dover investire più tempo sull’impaginazione e sul design rispetto a un semplice post.

A ogni modo, questo è un progetto personale, senza alcuna pretesa di completezza o esaustività, tuttavia non per questo fatto per gioco, ma al contrario con l’obiettivo di crescere come professionista e come persona. Se vorrete leggermi, questo è il posto dove trovarmi.

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